L’argomento è vastissimo e cercherò di essere il più breve possibile.
L’omeopatia è una pratica antichissima e, tralasciando i cenni storici e filosofici, ha per scopo la guarigione ristabilendo la salute.
Utilizza sostanze dinamizzate a dosaggio infinitesimale per “ricodificare” l’organismo mettendolo in condizione di reagire ed auto-guarirsi. Mi ha sempre ricordato un po’ l’alchimia.
A differenza del farmaco tradizionale che elimina il sintomo attraverso specifici dosaggi e durata della cura, in omeopatia non c’è un protocollo od una posologia uguale per tutti.
La stessa malattia in due individui può essere curata diversamente, a seconda del singolo. Addirittura due diluizioni diverse della stessa sostanza possono dare esiti differenti.
L’omeopatia si avvale di una quantità di rimedi esorbitante ed in questa vastità bisogna trovarne uno o due che possano funzionare da “innesco”.
Per questo motivo è importantissimo avere un’anamnesi accurata. Più è dettagliata la storia clinica del “malato” più sarà probabile trovare il rimedio adatto.
Si può affermare quindi che l’omeopatia funziona nella misura in cui l’omeopata riceve le giuste informazioni.
Un po’ come un detective che raccoglie tutti gli indizi per arrivare alla soluzione del caso.
Siate dei testimoni attendibili!
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